Sul mercato internazionale del grano duro pastificabile tornano gli aumenti dei prezzi americani all'esportazione, ma spinti per lo più dall'aumento dei costi di trasporto interni verso i porti dell'Oceano Atlantico.

 

È sicuramente così per il balzo in avanti del prezzo Fob del Cwad di prima qualità in Saskatchewan, lì dove il prezzo di acquisto all'esportazione resta costante e lievitano solo i costi di trasporto interni, mentre l'aumento del Northern Durum negli Usa è dato dallo spostamento delle rilevazioni dai vicini porti della regione dei grandi laghi a quelli ben più lontani del Golfo del Messico, con un più che evidente aggravio di costi di trasporto su strada e ferrovia. Intanto l'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago torna positivo, mentre i noli marittimi crollano nuovamente.

 

A tenere banco sono in realtà gli esiti dei raccolti 2024 di frumento duro, che sembrano assumere giorno dopo giorno contorni di maggiore concretezza e realtà: saranno abbondanti in Usa, Canada e Turchia, che si contenderanno il mercato del Mediterraneo, dove saranno in vistosa perdita in Italia e nei Paesi del Maghreb, tutti colpiti duramente dalla siccità. Elementi, questi, che tendono a bilanciarsi sul mercato italiano che, pur rimanendo in tensione, non è teatro di grandi aumenti.

 

Non a caso nell'ultima settimana tutte le borse merci italiane danno ancora un segnale di stabilità per il prezzo del grano duro nazionale, con l'eccezione di Bologna e Milano, che rilevano una crescita di cinque euro alla tonnellata. Storia diversa per i frumenti d'importazione, che vedono lievitare i prezzi all'imbarco: infatti a Bari ed Altamura il Canadese di prima qualità guadagna 10 euro alla tonnellata. Storia diversa a Milano, dove i frumenti non comunitari restano stabili, su valori già peraltro elevati, mentre guadagnano 5 euro i frumenti importati dall'interno dell'Unione Europea. Ismea sonda i mercati all'origine e trova solo quattro piazze in crescita, tutte al centro Nord: Milano, Ferrara, Bologna e Grosseto.

 

Noli, il Baltic Dry in calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 15 maggio 2024 - è sceso per la quinta sessione consecutiva, crollando di circa il 5,2% al minimo da una settimana di 1.889 punti, il calo giornaliero più grande dal 23 aprile. Rispetto ai 2.203 punti dello scorso 8 maggio, raggiunti sull'abbrivio di una serie di giornate positive, risulta aver perso ben 314 punti (-14,25%).

 

L'aumento cospicuo della scorsa settimana, di ben 520 punti, è però solo in parte eroso da questo movimento negativo del mercato, che conferma il Baltic molto in preda ad una decisa volatilità. E dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice registra ieri un arretramento di ben 530 punti (-21,90%). L'indice - al 15 maggio 2024 - su base annuale guadagna ora il 24,11%, contro un ben più elevato +37,86% dell'8 maggio scorso.


Negativa ieri anche la performance dell'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: è calato per il terzo giorno consecutivo, scendendo di circa il 3,7% a 1.905 punti, perdendo ben 100 punti sui 2.005 raggiunti lo scorso 8 maggio 2024 (-4,99%).


Questo calo del Baltic del resto era nelle previsioni sin dalla scorsa settimana e trova ulteriori riscontri: "Baltic Dry è diminuito di 101 punti o del 4,82% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 15 maggio 2024. La stessa fonte riferisce che il mercato è destinato a calare ancora, tanto che "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 1.770,77 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.055,19 tra 12 mesi".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index +0,35%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 14 maggio 2024 è aumentato a 767,94 punti (quasi 7,68 dollari Usa per bushel), aumentando di 2,65 punti sull'8 maggio 2024 (+0,35%), quando si era attestato a 765,29 punti (oltre i 7,65 dollari Usa per bushel), diminuendo di 5 punti sul 1° maggio 2024. (-0,65%).


Dopo una serie positiva durata circa un mese, l'indice mette a segno due settimane con variazioni minime che non individuano una chiara tendenza. Rispetto all'ultimo movimento al ribasso, registratosi il 2 aprile, con l'indice sceso a 751,58 punti, l'incremento al 15 maggio si riporta a 16,23 punti (+2,16%), contro i 13,71 punti (+1,82%) registratisi la scorsa settimana.


Il permanere di questa crescita frenata non riesce ancora a spezzare la spirale ribassista avviata lo scorso anno e seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre 2023 si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale resta in perdita di 136,56 punti (-15,10%).


Inoltre, la quotazione del 14 maggio è pari a 259,72 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 15 maggio 2024, in diminuzione di 1,76 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 7 maggio valorizzata al cambio dell'9 maggio 2024.

La diminuzione del valore in euro è spiegata dalla svalutazione del dollaro Usa, passato da 0,93 euro per un dollaro della scorsa settimana a 0,92 euro per un dollaro Usa di ieri, che ha largamente neutralizzato il pur modesto incremento dell'indice nella valuta a stelle e strisce.

 

Prezzi Fob al rialzo in Canada

Secondo il rapporto del 13 maggio 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 527,21 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di ben 48,26 dollari canadesi rispetto ai 478,95 dollari raggiunti il 6 maggio scorso, a seguito di un altro e ben più modesto aumento di soli 0,49 dollari sulla settimana ancor precedente.

 

Il balzo in avanti è tale da superare di misura le quotazioni dell'8 aprile scorso, che comunque non erano andate oltre i 476,16 dollari canadesi alla tonnellata, segnalando il poderoso calo di questo prezzo rispetto ai 530, 63 dollari del 12 febbraio 2024, cifra alla quale ora invece il prezzo Fob del 13 maggio si avvicina moltissimo.

 

La quotazione del 13 maggio valorizzata in eurovaluta al cambio del 15 maggio 2024 è pari a 356,65 euro alla tonnellata, in aumento di 32,07 euro rispetto ai 324,58 euro alla tonnellata ottenuti dalla quotazione del 6 maggio valorizzata al cambio dell'8 maggio 2024. Considerando che il tasso di cambio si è mantenuto intorno agli 0,68 euro per un dollaro canadese tra le due settimane considerate, l'intero incremento del valore in euro è spiegato dalla variazione del prezzo Fob del grano Cwad.


Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato all'8 maggio scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto è stato di 357 dollari Usa e di 332 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 1° maggio stabilità per i contratti stipulati in dollari Usa - fermi ormai da quattro settimane - ed un calo di 1 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, che hanno perso 4 euro nelle ultime quattro settimane.

Dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - all'8 maggio il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 68 dollari e 61 euro alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob statunitense sale a 386 dollari

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob del 10 maggio 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Messico con consegna di giugno-luglio 2024 è di 386 dollari Usa alla tonnellata "a partire dal 10 maggio 2024". Questo significa che esce di scena la quotazione in partenza dai porti dei grandi laghi, indicata fino al 3 maggio scorso a 351 dollari Usa, ma con un regime di costi sicuramente inferiore a quello dei porti più meridionali degli Usa sull'Atlantico. Sul Northern Durum si registra, in ogni modo, un aumento di 35 dollari Usa alla tonnellata. E comunque questo prezzo non supera i 395 dollari Usa raggiunti dal prezzo Fob del Northern Durum tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2024, con partenza dai porti dei grandi laghi e consegna ad aprile 2024.

 

La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 355,26 euro alla tonnellata al cambio del 15 maggio 2024, in crescita di 28,73 euro sulle ultime quotazioni dello scorso 3 maggio - in partenza dai porti dei grandi laghi - e valorizzate al cambio dell'8 maggio 2024. Tale incremento di valore in euro è il risultato dell'aumento di prezzo in valuta Usa, attutito però dalla svalutazione del dollaro Usa già sopra menzionata.

 

Canada, prezzi all'ingrosso stabili

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 13 maggio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sulla precedente quotazione del 6 maggio scorso, quando invece si era registrato un aumento di 19,84 dollari canadesi sui 393,53 dollari del 29 aprile 2024.

 

Dall'8 di aprile, quando il prezzo all'ingrosso per l'esportazione era attestato a 385,81 dollari alla tonnellata, si è verificato un aumento complessivo di 27,56 dollari canadesi. Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 101,05 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 119,42 dollari canadesi.

 

Questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 113,84 dollari canadesi alla tonnellata, in vistoso aumento di ben 48,26 dollari canadesi, oltre il doppio del calo accusato il 6 maggio scorso, quando gli export basis erano scesi a soli 65,58 dollari canadesi alla tonnellata, perdendo 19,36 dollari sugli 84,94 registrati il 29 aprile scorso. Pertanto, il balzo in avanti del prezzo Fob a 527,21 dollari canadesi alla tonnellata è interamente spiegato dall'aumento di questo prezzo dei trasporti.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 13 maggio è di 393,71 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 4,50 dollari canadesi rispetto al 6 maggio scorso, quando si era verificato un altro ribasso di 1,20 dollari sulla settimana ancor precedente.


Rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 l'aumento del prezzo medio spot offerto si riduce così a 6,71 dollari. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano ora a 111,15 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, il 13 maggio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a settembre 2024 - risulta essere di 343,28 dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta della terza quotazione proiettata sulla campagna commerciale 2024-2025 ed è in calo (-5,61 dollari) rispetto ai 348,89 dollari canadesi della seconda quotazione di campagna del 6 maggio 2024.

 

Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora si portano a 161,86 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Italia, produzione in netto calo

"La produzione di grano duro in Italia scenderà quest'anno sotto i 3,5 milioni di tonnellate (rischiando di essere ricordata come la più bassa degli ultimi dieci anni) per effetto della riduzione delle superfici coltivate, causata dalla concorrenza sleale di prodotto straniero, e della siccità che ha colpito le regioni del Sud Italia". È la prima stima a un mese dal via alla trebbiatura diffusa ieri, 15 maggio 2024, da Coldiretti e Cai, Consorzi Agrari d'Italia, cui fa da contraltare la produzione italiana del 2023, pari a poco più di 3,8 milioni di tonnellate di grano duro, di cui effettivamente raccolto per quasi 3,7 milioni di tonnellate, secondo l'Istat.

 

"Le superfici coltivate si sono ridotte per il grano duro dell'11% rispetto all'anno precedente, scendendo sotto gli 1,2 milioni di ettari - affermano Coldiretti e Cai - con punte del 17% nelle aree del Centro Sud, da dove viene circa il 90% del raccolto nazionale".

 

Canada e Usa, semine al via

Il rapporto del 13 maggio 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan, sull'andamento delle coltivazioni dell'annata 2024 rivela: "la semina è progredita in Canada, con circa il 20% di grano duro seminato in Saskatchewan a partire dal 6 maggio e il 50% in Alberta (7 maggio)". Inoltre, secondo il rapporto "le condizioni di umidità sono notevolmente migliorate in molte regioni, in particolare nel Sud Alberta, dove hanno ricevuto da due a quattro pollici di pioggia. In Montana è stato seminato il 30% del grano duro". Il rapporto però sottolinea: "Non siamo stati in grado di accedere ai dati delle colture del Dakota del Nord".

 

Nord Africa, previsioni contrastanti

Il rapporto del 13 maggio 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan cita una ricerca dell'Usda, secondo la quale "le previsioni sul grano duro per il 2024-2025 per Marocco, Algeria e Tunisia sono contrastanti". Infatti: "Condizioni peggiori si trovano nelle grandi regioni di coltivazione meridionali e centrali del Marocco, così come nel Nord Est del Marocco e nelle aree adiacenti dell'Algeria occidentale". Mentre terreni in "condizioni migliori" sono localizzati "più a Est nell'Algeria centrale e orientale, a causa dell'aumento delle precipitazioni, in particolare più avanti nella stagione. Si prevede che la Tunisia avrà le migliori condizioni del Maghreb, avendo ricevuto precipitazioni favorevoli per la maggior parte della fase vegetativa". Inoltre, il rapporto sottolinea che la produzione complessiva di grano 2024-2025 per l'Africa nordoccidentale (Algeria, Marocco, Tunisia) è stata fissata dall'Usda a 6,6 milioni di tonnellate rispetto ai 7,3 milioni di tonnellate del 2023-2024. Un calo drastico, che attirerà ancora più sul Mediterraneo gli esportatori nordamericani e turchi.


Scorte di grano duro in calo in Canada

Secondo il rapporto "Statistics Canada ha ancorato le scorte di grano duro al 31 marzo 2024 a 1,65 milioni di tonnellate, con 1,1 milioni di tonnellate rimaste in azienda in quel momento. Si tratta di un valore leggermente superiore a quello dell'operazione pre-report, stima in quel caso da 1,6 milioni di tonnellate. Le scorte del 31 marzo 2024 sono in calo del 23% rispetto a quelle dell'anno scorso (31 marzo 2023), quando c'erano scorte per 2,16 milioni di tonnellate".

 

Andamento delle esportazioni canadesi

Infine, secondo il rapporto "Le esportazioni canadesi di grano duro nella quarantesima settimana della campagna commerciale 2023-2024 si sono attestate a 117mila tonnellate e sono andate bene. Da inizio anno raggiungono 2,8 milioni di tonnellate le esportazioni di grano duro, ben 1,5 milioni di tonnellate in meno rispetto al volume dell'anno scorso". Ma l'obiettivo di esportare almeno 3,2 milioni di tonnellate di grano duro potrebbe anche essere superato. "Tuttavia, nella campagna 2022-2023, il Canada ha esportato più di cinque milioni di tonnellate di grano duro".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 15 maggio 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati sono: 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, stabili sui valori della seduta dell'8 maggio, peraltro già raggiunti il 24 aprile scorso, quando si era verificata ulteriore stabilità sul 17 aprile, data dell'ultimo aumento di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 10 aprile 2024.

 

Nonostante i recuperi intervenuti dal 27 marzo - pari a ben 35 euro alla tonnellata - dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora comunque diminuite di 30 euro alla tonnellata. Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 15 maggio 2024 perdite per 105 euro alla tonnellata. Ma questi prezzi risultano essere maggiori di 10 euro delle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 15 maggio 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi, stabili sui valori dell'8 maggio e del 24 e 17 aprile scorsi, quando invece si era verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 10 aprile 2024.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 15 maggio 2024 perdite pari a 93 euro alla tonnellata. E i valori registrati il 15 maggio sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 7 euro sui minimi e di 2 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 14 maggio 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%. Sono stati assegnati prezzi di 365 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 7 maggio e del 30 e 23 aprile scorsi, quando si era pure verificata stabilità sui valori del 16 aprile 2024.


Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 14 maggio perdite pari a 100 euro alla tonnellata sui minimi e 110 euro sui massimi.

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 14 maggio 2024 risultano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 15 euro sui minimi e 5 euro sui massimi.

 

Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile scorso non è più quotato. L'ultima quotazione risale al 26 marzo scorso, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio aveva perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 14 maggio 2024 si è riunita la Commissione Cereali, rilevando le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, stabili sulle quotazioni del 7 maggio e del 30 e 23 aprile scorsi, quando invece si era riscontrato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 16 aprile 2024.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 14 maggio perdite pari a 96 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 14 maggio 2024 si presentano maggiori di 14 euro alla tonnellata sui minimi e di 4 euro sui massimi.


Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 14 maggio è stato fissato a 412 euro alla tonnellata sui minimi ed a 417 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 maggio scorso, quando invece si era rilevato stabile sulle precedenti quotazioni del 30 aprile scorso. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 103 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 14 maggio 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 347 euro alla tonnellata sui minimi e 357 euro sui massimi, prezzi in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 maggio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 68 euro alla tonnellata. I valori del 14 maggio 2024 risultano più bassi di 3 euro sui minimi e più alti di 2 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 362 euro alla tonnellata sui minimi e 372 euro sui massimi, prezzi in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 maggio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 68 euro alla tonnellata. I valori del 14 maggio risultano maggiori di 8 euro sui minimi ed 13 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

Il 14 maggio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, valori in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 7 maggio 2024.

 

Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 55 euro alla tonnellata sui minimi e 65 euro sui massimi. Si tratta di valori inferiori di 10 euro alla tonnellata sui minimi e di 5 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano invece stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 14 maggio 2024, sono stati quotati 415 euro alla tonnellata sui minimi e 430 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 82 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 10 maggio 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 353 euro alla tonnellata sui minimi e 358 euro sui massimi, stabile sui valori delle precedenti sedute del 3 maggio e del 26 e 19 aprile scorsi, quando invece si era verificato un rialzo di 8 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 12 aprile 2024.

 

Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 10 maggio scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso comunque 26 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 102 euro alla tonnellata. I valori del 10 maggio 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, si presentano ora in rialzo di soli 11 euro sui minimi e 13 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 3 maggio 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 417 euro alla tonnellata sui minimi ed a 420 euro sui massimi, in rialzo di 10 euro alla tonnellata sul 3 maggio scorso, quando invece si era rivelato stabile sulle precedenti sedute del 26 e del 19 aprile 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 107 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 9 maggio scorso quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, in crescita di 5 euro sulla precedente seduta del 3 maggio 2024, quando invece si erano rilevati stabili sulla seduta del 18 aprile 2024, data in cui i valori risultavano in aumento di 7 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta dell'11 aprile 2024.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 9 maggio 2024 sono minori di 5 euro di quelli già fissati l'8 giugno 2023, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 15 maggio 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 6 ed il 13 maggio 2024 e monitoratati da AgroNotizie® ieri, 15 maggio 2024, presentano su base settimanale 9 piazze stabili e 4 in aumento su 13 monitorate. Con questa rilevazione sono tre le settimane consecutive con prezzi prevalentemente stabili. Anche se tornano gli aumenti, tutti concentrati al Nord e al Centro Italia. Portano il segno positivo le piazze di Ferrara, Milano, Grosseto e Bologna. Ferme tutte le piazze del Sud, pure al centro del fenomeno siccità.

 

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 15 maggio 2024
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato l'8 maggio 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, stabile sulla precedente rilevazione del 24 aprile 2024.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 9 maggio 2024.

 

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